Onorevole Bocci: “La fusione dei Comuni può dare un incentivo agli investimenti”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’onorevole Gianpiero Bocci, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno con delega agli Affari interni e territoriali, ha partecipato nella mattinata dell’8 gennaio in sala consiliare all’incontro sul tema “Novità normative per la fusione dei Comuni” promosso dall’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto.
Nel suo intervento giunto a conclusione del dibattito, l’onorevole Bocci ha avvertito che non bisogna utilizzare l’argomento dell’identità culturale (quella che molti paventano possa essere minacciata dalle fusioni) come alibi per non fare. “La politica deve avere la forza di perseguire l’obiettivo del bene della comunità, anche se questo può minare il consenso – ha detto il sottosegretario – la fusione non è operazione dettata dalla solita spending review, ma è strumento che può dare un incentivo formidabile agli investimenti locali e al miglioramento dei servizi. In ogni caso – ha aggiunto – il processo di riorganizzazione dello Stato che abbiamo avviato è irreversibile e prevede che ognuno torni a fare il proprio mestiere: le Regioni programmazione e legislazione, le Province manutenzione delle strade e edilizia scolastica, i Comuni servizi alle persone. Dopo questa crisi da cui stiamo faticosamente uscendo – ha aggiunto – il mondo non sarà mai più quello di prima, i bisogni della gente non saranno più gli stessi e anche le istituzioni non potranno più essere quelle che eravamo abitati a conoscere”.
Il rappresentante di Governo, che ha anche una lunga esperienza di amministratore negli enti locali, ha però raccomandato che questo processo sia costruito dal basso, coinvolgendo le popolazioni: “Le fusioni dovranno essere volute dai cittadini, non dai Sindaci”.
Bocci ha preso l’impegno di tornare presto a San Benedetto per illustrare agli amministratori locali tutti i benefici che derivano dalle fusioni, anche sulla base di esperienze concrete già portate a termine, con il supporto di dati e il contributo dei tecnici del Ministero dell’Interno.